Livia Alessandrini

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Ajouté le 10 janv. 2005

El duende - CHETRO DE CAROLIS - Roma 1998


°
Quadri materici. Materie fangose. Livia Alessandrini aggiunge il piacere del tatto - premere le mani sulla tela - all’esperienza visiva. Materie fangose. Premere, affondare. Penetrare in questo limo di cenere (mistero), inabissandosi nel senso del quadro.

Sensazione della forza della Materia (inesauribile) mista alla percezione della forza dell’Uomo (miracolosa). L’Uomo è colto nel momento della presa di coscienza (epifania) della sua forza fisica e intellettuale:




• forza intellettuale

-El duende -

ispirazione
dell’artista,
previsione
della
creazione
dell'opera



• forza fisica - La sfida (traje de luz) - Natura attende - minaccia - attende
La Sfida
Egli guarda (con toda su muerte a cuestas?). Può agire. Agirà
- atto soprannaturale - (l’unico che ha a sua disposizione)
Visione dell’atto (Artfices). Visioni.

Egli può elevarsi.

Livia Alessandrini evoca - segni incompiuti: cosa diventeranno?
- materia mutabile: si agiterà?
Cosa farà Uomo?
si alza il sipario: Uomo nel momento più alto del suo essere -tragedia - momento della sua possibilità - tragedia! - presente carico di futuro (presente tragico, ormai eternamente presente): tutto è nella possibilità di essere, ma ancora non è: TRAGEDIA!

Memoria Aperta.
Tutto è accaduto.
Hela la luna que viene
...per non far vedere...


Chetro De Carolis

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